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lunedì 4 aprile 2011

Venerdì 11 Marzo, è arrivato Edoardo, e la mia vita è cambiata.

L’11 Marzo un terremoto in Giappone ha sconvolto la vita di molte persone, a molti kilometri di distanza e per ragioni diversissime anche la mia vita è stata sconvolta, ma in maniera positiva…è nato Edoardo!
Due giorni dopo la data presunta, dopo esser andata 2 volte a vuoto in ospedale ed esser rimandata a casa perché ancora non ero dilatata (neanche di 1 cm!!!), alle 4 del mattino dell’11 Marzo sono tornata in ospedale con contrazioni fortissime e molto dolorose, così mi hanno ricoverata, alle ore 12.13 è nato il mio mostriciattolo, 3,4 kg per 50 cm; ho sofferto molto, ma nei momenti in cui non avevo le contrazioni sono riuscita anche a ridere, merito del personale ospedaliero che mi seguiva: l’ostetrica che mi incitava: “dai, forza, spingi che sei una macchina da guerra!!!” un infermiera un po’ cicciottella (stile Maga Magò)che girava per la stanza spruzzando essenza di lavanda (che aveva acquistato qualche giorno prima ad un mercatino!).
Sono state ore di grande dolore, ma la cosa che mi ha stupito è stata che appena in bambino è uscito non sentivo più niente, solo un senso di benessere, e appena me l’hanno appoggiato sul petto mi è sembrato strano dare un’immagine a quel piccolo alien che fino a qualche secondo prima era dentro di me e che avevo cercato di immaginare in tutti i 9 mesi precedenti; non serve certo dire che ai miei occhi era bellissimo, nonostante fosse ancora sporco e sofferente per il gran sforzo che aveva fatto anche lui per venire al mondo.
Sono stata in ospedale 3 giorni, durante i quali siamo diventati un po’ lo zimbello di tutto l’ospedale, Edoardo piangeva in continuazione mentre gli altri sembravano piccoli angeli e le puericultrici mi dicevano che avevo un bambino molto difficile e “tanti auguri per una volta a casa”; così sono tornata a casa con un piccolo Attila strillante tra le mani, che non voleva attaccarsi al mio seno, e il mio seno in tutta risposta non produceva quasi nulla. Fortunatamente a casa le cose sono pian piano cambiate, abbiamo cominciato a conoscerci ogni giorno un po’ di più, ho iniziato a produrre un po’ più di latte (forse merito anche di una tisana e integratori acquistati in erboristeria) e lui a mangiare di gusto e contemporaneamente essere più tranquillo, forse non è mai stato cattivo, forse aveva solo tanta fame!!
Ormai sono passate più di 3 settimane, questo tempo mi è volato. Di notte dorme abbastanza, si sveglia circa ogni 3 ore per fare una “scorpacciata di tetta” e poi si riaddormenta, poi solitamente attorno alle 10.30/11 siamo entrambi lavati e cambiati e pronti per la nostra passeggiatina in centro quotidiana. Sono contenta perché riesco a fare anche le mie cose e mi sento bene, non mi sono dimenticata di me stessa e cerco di tenermi come prima del bebè, solo che devo accelerare un po’ i tempi, la casa è abbastanza in ordine, c’è sempre qualcosa di buono da mangiare in tavola e riesco a conciliare le uscite con la carrozzina con un incontro con le amiche. Ho dovuto però sacrificare altre cose, ad esempio il mio blog, infatti è quasi era quasi un mese che non scrivevo nulla.

sabato 18 dicembre 2010

10 cose di me

Sono stata invitata da Micaela di Le “M”cronache  
a fare una lista di 10 cose di me, e così eccola accontentata!

10 cose di me
1.       Adoro fare la colazione a letto, purtroppo non la faccio tanto spesso come vorrei.
2.       Ho sempre mille idee per la testa e faccio fatica a stare ferma, con il risultato che a fine giornata sono esausta!
3.       Mi piace prendermi cura di me stessa, sarà perché mi voglio tanto, ma proprio tanto bene!
4.       Adoro cantare, soprattutto se sono da sola anche se sono stonata e spesso non so le parole!
5.       Mi piace mangiare, e se ho tempo anche cucinare.
6.       Odio le persone cattive.
7.       Mi scopro spesso ad accarezzarmi la pancia, e non vedo l’ora che nasca il mio mostriciattolo!
8.       Mi piace leggere i commenti ai post del mio “neonato” blog…grazie!
9.       Amo il mio Fornaretto, anche se ogni tanto mi fa arrabbiare e se ultimamente (non so se sia colpa degli ormoni) mi viene una gran voglia di dargli una testata!
10.   Mi piace essere frivola quanto basta, leggere chicken lit, fare shopping e spettegolare con le amiche!

martedì 16 novembre 2010

Non mi fido di quelle che dicono che non perdono tempo a truccarsi “solo per venire in ufficio”

Martedì mattina, una mattina come tante altre, solita routine… suona la sveglia, la spengo e dopo 5 minuti risuona, la rispengo e dopo altri 5 minuti risuona ancora, bene, il sonno mi sta pian piano lasciando, sono pronta per alzarmi e cominciare una nuova giornata…vado in bagno, pipì, mi lavo il musetto assonnato, metto in bocca lo spazzolino e intanto che spazzolo vado in cucina a preparare il tè per riempire il termos da portare in ufficio, quello superzuccheroso delle machinette non mi piace proprio!! Torno in bagno, finisco di lavarmi i denti e tolto il pigiama mi butto sotto l’acqua calda della doccia. Sono un paio di minuti ristoratori, non riesco ad iniziare bene la giornata se non faccio una bella doccia calda, mi toglie l’odore di “nanna” e mi sveglia definitivamente. Esco dalla doccia, infilo il mio bel  accappatoio morbido e ancora un po’ umida mi spalmo di olio e di creme (pensare che da ragazzina odiavo mettermi le creme, ora impazzisco senza).  Dopo una sbirciatina alla finestra vado in camera, apro l’armadio e a seconda dell’umore scelgo i vestiti per la giornata, torno in bagno e mi trucco…
Questa mattina, proprio mentre mi truccavo, mi sono fermata a pensare…perché mi piace così tanto prepararmi, vestirmi bene e truccarmi, per uscire?? A volte anche solo per stare a casa, anche se a casa ci sto veramente poco!  Non credo di essere esagerata, certo non vado in ufficio con “un bolerino di paillettes” e nemmeno con le ciglia finte, ma ogni mattina ci metto un po’ di impegno a scegliere i vestiti e truccarmi con gusto (in realtà è solo un velo di ombretto e il mascara). Poi ho pensato che non è sole per le cose che si vedono, anche nello scegliere l’intimo ci metto impegno. Forse è perché ho letto troppi numeri di Glamour o di Cosmopolitan, non so, o forse è semplicemente perché  mi voglio bene e tutto ciò mi fa sentire più bella. Mi guardo allo specchio e mi piaccio, mi piaccio anche se ho qualche chilo in più, anche se adesso con la panza tante cose non le posso più mettere, mi piaccio perche  mi guardo allo specchio e vedo una persona curata e sorridente, insomma felice!
Forse più avanti dovrò ricredermi, ma non mi fido di quelle che dicono che non perdono tempo a truccarsi “solo per venire in ufficio”, io credo che non sia questione di fare le cose per gli altri, ma per se stessi,  se una non si trucca perché si preferisce “acqua e sapone” non ho niente da ridire, ma non dirmi che non ti trucchi perché è “solo per…”.