L’11 Marzo un terremoto in Giappone ha sconvolto la vita di molte persone, a molti kilometri di distanza e per ragioni diversissime anche la mia vita è stata sconvolta, ma in maniera positiva…è nato Edoardo!
Due giorni dopo la data presunta, dopo esser andata 2 volte a vuoto in ospedale ed esser rimandata a casa perché ancora non ero dilatata (neanche di 1 cm!!!), alle 4 del mattino dell’11 Marzo sono tornata in ospedale con contrazioni fortissime e molto dolorose, così mi hanno ricoverata, alle ore 12.13 è nato il mio mostriciattolo, 3,4 kg per 50 cm; ho sofferto molto, ma nei momenti in cui non avevo le contrazioni sono riuscita anche a ridere, merito del personale ospedaliero che mi seguiva: l’ostetrica che mi incitava: “dai, forza, spingi che sei una macchina da guerra!!!” un infermiera un po’ cicciottella (stile Maga Magò)che girava per la stanza spruzzando essenza di lavanda (che aveva acquistato qualche giorno prima ad un mercatino!).
Sono state ore di grande dolore, ma la cosa che mi ha stupito è stata che appena in bambino è uscito non sentivo più niente, solo un senso di benessere, e appena me l’hanno appoggiato sul petto mi è sembrato strano dare un’immagine a quel piccolo alien che fino a qualche secondo prima era dentro di me e che avevo cercato di immaginare in tutti i 9 mesi precedenti; non serve certo dire che ai miei occhi era bellissimo, nonostante fosse ancora sporco e sofferente per il gran sforzo che aveva fatto anche lui per venire al mondo.
Sono stata in ospedale 3 giorni, durante i quali siamo diventati un po’ lo zimbello di tutto l’ospedale, Edoardo piangeva in continuazione mentre gli altri sembravano piccoli angeli e le puericultrici mi dicevano che avevo un bambino molto difficile e “tanti auguri per una volta a casa”; così sono tornata a casa con un piccolo Attila strillante tra le mani, che non voleva attaccarsi al mio seno, e il mio seno in tutta risposta non produceva quasi nulla. Fortunatamente a casa le cose sono pian piano cambiate, abbiamo cominciato a conoscerci ogni giorno un po’ di più, ho iniziato a produrre un po’ più di latte (forse merito anche di una tisana e integratori acquistati in erboristeria) e lui a mangiare di gusto e contemporaneamente essere più tranquillo, forse non è mai stato cattivo, forse aveva solo tanta fame!!
Ormai sono passate più di 3 settimane, questo tempo mi è volato. Di notte dorme abbastanza, si sveglia circa ogni 3 ore per fare una “scorpacciata di tetta” e poi si riaddormenta, poi solitamente attorno alle 10.30/11 siamo entrambi lavati e cambiati e pronti per la nostra passeggiatina in centro quotidiana. Sono contenta perché riesco a fare anche le mie cose e mi sento bene, non mi sono dimenticata di me stessa e cerco di tenermi come prima del bebè, solo che devo accelerare un po’ i tempi, la casa è abbastanza in ordine, c’è sempre qualcosa di buono da mangiare in tavola e riesco a conciliare le uscite con la carrozzina con un incontro con le amiche. Ho dovuto però sacrificare altre cose, ad esempio il mio blog, infatti è quasi era quasi un mese che non scrivevo nulla.